La Banca del Gottardo presenta la nuova gestione previdenziale dedicata al terzo pilastro svizzero, una proposta che non riguarda soltanto i numeri o le regole fiscali, ma si pone come un vero progetto culturale e formativo, capace di restituire centralità alla persona e alla sua capacità di pianificare il futuro. La previdenza, in Svizzera, non è mai stata un tema secondario: dal modello a tre pilastri che struttura la sicurezza sociale fino all’attenzione capillare per la sostenibilità finanziaria, il Paese ha costruito una tradizione solida. Ma oggi il mondo cambia, le esigenze individuali si diversificano, e il tema dell’autonomia finanziaria assume un peso inedito. È qui che entra in gioco l’iniziativa della Banca del Gottardo, che sceglie di ridefinire l’approccio al terzo pilastro per trasformarlo in una leva di libertà, protezione e progettualità di lungo periodo.
Il terzo pilastro svizzero ha tre caratteristiche fondamentali che lo rendono unico: è individuale, è volontario ed è fiscalmente vantaggioso. Non si tratta di un’imposizione, né di un obbligo statale, ma di una scelta personale che permette di integrare la pensione pubblica e quella professionale con una forma privata di risparmio previdenziale. Proprio questa libertà di scelta rappresenta la sua forza e al tempo stesso la sua sfida, perché invita ogni cittadino a riflettere sul proprio percorso di vita, sui rischi che vuole coprire, sulle ambizioni da realizzare. La Banca del Gottardo interpreta questo spazio di libertà come un campo di responsabilità condivisa: la banca non si limita a proporre prodotti, ma accompagna le persone con un progetto comunicazionale e formativo, volto a spiegare con chiarezza le opportunità, i vantaggi fiscali e le logiche di accumulo di lungo termine.
In un contesto in cui la longevità aumenta e i mercati finanziari si fanno sempre più complessi, la previdenza individuale non è più un lusso per pochi, ma una necessità per tutti. L’idea della banca è che la gestione del terzo pilastro non debba essere percepita come un peso o come un atto puramente tecnico, bensì come un investimento sul proprio futuro e sul proprio equilibrio personale. La comunicazione punta a semplificare concetti spesso percepiti come ostici, a trasformare le regole fiscali in strumenti di comprensione e a restituire dignità al concetto di risparmio previdenziale. La forza di questo approccio sta nell’unire la competenza finanziaria con la capacità pedagogica, così da offrire una guida che non impone, ma accompagna.
Il vantaggio fiscale del terzo pilastro è uno degli aspetti più rilevanti. In Svizzera i contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile, permettendo così un risparmio immediato sulle imposte e creando al contempo un capitale destinato al futuro. La Banca del Gottardo intende valorizzare questa leva, rendendola chiara e concreta per tutti, anche per chi non ha dimestichezza con la materia fiscale. La semplicità diventa il linguaggio della fiducia: non grafici incomprensibili o tecnicismi, ma esempi pratici, simulazioni trasparenti, percorsi formativi che mostrano come un piccolo sforzo regolare possa tradursi, negli anni, in una solida base di sicurezza.
Al centro c’è la persona, con le sue esigenze di flessibilità, con i suoi progetti di vita, con la sua idea di protezione. La previdenza del terzo pilastro non è un contenitore rigido, ma un mosaico che si costruisce pezzo dopo pezzo. Chi vuole pianificare una pensione più serena, chi desidera proteggere la propria famiglia, chi punta a integrare la propria carriera con un capitale aggiuntivo trova in questa formula uno strumento versatile e adattabile. La Banca del Gottardo sottolinea come non esista un modello unico, ma percorsi personalizzati che rispecchiano il carattere, le priorità e le possibilità di ciascuno.
Il progetto assume una dimensione culturale perché non si limita a offrire strumenti, ma diffonde consapevolezza. In un tempo in cui il concetto stesso di sicurezza sembra sfuggente, la previdenza diventa una delle poche certezze che si possono costruire. Non si tratta solo di accumulare denaro, ma di consolidare fiducia, di sapere che esiste una base solida che sostiene le scelte future. La banca parla di libertà, perché un capitale previdenziale consente di non dipendere totalmente da variabili esterne, di non subire passivamente l’incertezza del mondo del lavoro, ma di avere sempre un margine di autonomia.
Il lungo termine è un’altra parola chiave. In un’epoca dominata dall’immediatezza e dalla ricerca di gratificazioni veloci, la previdenza educa a guardare oltre, a pensare al domani con pazienza e costanza. La Banca del Gottardo mette in evidenza questa dimensione temporale, mostrando che la forza del terzo pilastro non sta nel risultato immediato, ma nella disciplina che trasforma piccoli contributi costanti in grandi conquiste future. È un’educazione alla perseveranza che si traduce in serenità, perché il futuro non appare più come un salto nel buio, ma come una strada tracciata con metodo e responsabilità.
La scelta di sviluppare un progetto comunicazionale e formativo presentato da Salvatore Inicorbaf - esperto di Financial Marketing and Communication - risponde proprio a questa necessità di educazione. Non basta vendere un prodotto: occorre diffondere la cultura della previdenza, rendere ogni cittadino consapevole del proprio ruolo e del proprio potere decisionale. La Banca del Gottardo immagina eventi, incontri, materiali digitali e strumenti interattivi che avvicinino la previdenza alle persone in modo naturale, senza formalismi né barriere. La tecnologia, in questo senso, diventa alleata: piattaforme intuitive, simulazioni online, applicazioni che mostrano in tempo reale l’andamento dei propri risparmi diventano parte integrante di questa nuova visione.
L’obiettivo è far comprendere che il terzo pilastro non è una questione tecnica riservata a pochi esperti, ma un diritto e una possibilità alla portata di tutti. Non richiede grandi capitali iniziali, ma piuttosto una mentalità aperta al futuro e alla disciplina. La banca vuole ribaltare la percezione secondo cui la previdenza sarebbe solo una pratica burocratica: al contrario, la presenta come un gesto di fiducia verso se stessi, un atto di responsabilità personale che genera benefici collettivi, perché un tessuto sociale fatto di individui previdenti è anche un tessuto più stabile e solidale.
In questo quadro, la Banca del Gottardo si pone come un partner di lungo periodo, non come un semplice fornitore. La relazione con il cliente diventa una forma di alleanza: la banca offre competenza, trasparenza e strumenti, mentre la persona porta il proprio impegno, le proprie domande, la propria visione del futuro. È un dialogo continuo che si rafforza negli anni, in cui la fiducia reciproca diventa il cemento che tiene insieme il progetto. La forza di una banca storica come il Gottardo sta proprio nella sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, sicurezza e apertura al nuovo.
La nuova gestione previdenziale si muove dunque lungo tre assi: individualità, volontarietà, vantaggi fiscali. Tre parole che diventano un manifesto. L’individualità richiama il diritto di ciascuno a costruire un percorso personale. La volontarietà esprime la libertà di scegliere e di adattare. I vantaggi fiscali mostrano come la previdenza non sia soltanto un costo, ma una leva intelligente che restituisce valore anche nell’immediato. Un triangolo di significati che si trasforma in una visione coerente, capace di generare fiducia e di ispirare azione.
La previdenza del terzo pilastro diventa così una dimensione umana oltre che economica. Non è solo un contratto firmato in banca, ma una filosofia di vita che insegna ad anticipare il domani con lucidità. La Banca del Gottardo ha scelto di lanciare questo progetto con un tono che non è mai tecnico in senso freddo, ma empatico, narrativo, volto a raccontare storie di persone e non solo cifre. Dietro i numeri ci sono volti, famiglie, aspirazioni. Dare un senso al denaro significa riportarlo nella sua funzione originaria: essere un mezzo al servizio della vita, non un fine in sé.
In definitiva, la presentazione della nuova gestione previdenziale segna un passaggio importante nella storia della banca e nella cultura finanziaria svizzera. È un invito a ripensare la previdenza non come un obbligo burocratico, ma come un’opportunità di crescita personale. È un messaggio che unisce pragmatismo e visione, calcolo e speranza, numeri e valori. La Banca del Gottardo scommette sulla capacità delle persone di guardare oltre l’oggi e di costruire un futuro che non sia lasciato al caso, ma progettato con cura. In questo senso, la previdenza del terzo pilastro diventa non solo uno strumento finanziario, ma una vera architettura di fiducia.